Pot de Vin

Una simil-briscola in cui i punteggi non sono dati dai semi ma dalle gilde i cui simboli sono distribuiti tra le carte.
Il progetto grafico e le illustrazioni sono molto belle (forse i nobili sono poco diversi tra di loro nell'aspetto). Due parole merita anche la scatola, compatta e ben ottimizzata.
Le regole sono semplici e il gameplay è abbastanza liscio.
Dov'è la pecca? E' molto poco immediato: ci abbiamo giocato con compagnie diverse circa cinque volte, ma ancora fatichiamo a gestire/prevedere l'accumulazione delle gilde (se ne prendi troppe, invece di guadagnare punti li perdi). L'impressione che abbiamo avuto è che, tranne in alcuni casi, le carte in mano giochino quasi da sole, forse anche per colpa di una regola che costringe a giocare carte del seme del primo giocatore (che abbiamo capito perché è stata inserita, ma che non per questo ci sembra meno idiota).
Divertente? Non proprio. Strategico? Nelle intenzioni sicuramente, ma nei fatti dobbiamo ancora prenderci la mano.

Pot de vin è un gioco nel quale dovremo cercare di guadagnarci il favore di 6 influenti gilde sfruttando la nostra conoscenza delle figure più importanti della città. La meccanica ricorda la classica briscola sia nello svolgimento del turno sia nella logica di acquisizione delle carte ma c’ è di più: non dovremo infatti lanciarci alla volta di ogni mano che saremmo in grado di aggiudicarci e questo perché nel calcolo del punteggio finale, solo il giusto numero di simboli gilda sarà per noi positivo. Sarà nostro compito gestire al meglio i “passo” e le carte a nostra disposizione. Occhio poi ai pot-de-vin (in italiano le “mazzette”) perché solo riuscendo ad acquisirle tutte, potremmo trarne un vantaggio. Nel complesso il gioco è simpatico, non è raro però che durante le prime partite il punteggio finale possa essere ben diverso da quello che avremo in mente a partita in corso a causa dei cangianti bonus e malus. Il regolamento è ben scritto ma in alcuni punti leggermente oscuro (il che ci porta a dover interpretare alcune circostanze) e in definitiva si tratta di un titolo promosso ma che richiede alcune partite per poter essere apprezzato al meglio.

Se siete stufi delle solite briscola/tresette e volete un gioco con un pò di strategia in più questo gioco vale l’acquisto!

Un filler rapido basato su una meccanica ben nota ma che non mi ha convinto in pieno. La grafica e la simbologia delle carte è molto curata e chiara. L'ho apprezzata molto.

Pot de Vin è un filler di carte veloce e con molte possibilità di interazione.
Acquisiamo carte in stile "Briscola" :
-C'è un reggentebriscola preso a caso da un mazzo a parte che "vince" nel caso in cui venga giocato.
-C'è un semediginitario (deciso dal primo giocatore) che comanda per quel turno e la cui carta più alta prende tutto. Nel caso in cui non possiedi una carta di quel dignitariom puoi giocare una carta di qualsiasi dignitario. Se il dignitario che giochi è il reggentebriscola passi avanti in termini di priorità.
I punti vengono calcolati in stile Coloretto (che secondo me è il gioco a cui più assomiglia) :
-Più simboli uguali avete e più punti fate. Ma attenzione avere un numero di simboli intermedio (da 4 a 6) vi fa fare punti in negativo
La meccanica di acquisizione delle carte e il calcolo dei punti "non lineare" aggiunge un pizzico di strategia in più rispetto al citato Coloretto.
Se dunque volete un bel filler con una buona interazione e con un range di giocatori molto ampio (da 3 a 6) avete trovato il prodotto giusto.
Unico neo a mio avviso riguarda l'ergonomia : Simboli e numeri spesso non sono facilmente identificabili sopratutto in tanti giocatori

Non mi ha convinto per fortuna l,ho preso scontatissimo